Florencja: Prezentacja książki Fabrizio Franceschini:  „Il chimico libertino. Primo Levi e la Babele del lager”

 25 października o godzinie 18.00 w księgarni Il Libraccio we Florencji odbędzie się prezentacja książki Fabrizio Franceschini pt. „Il chimico libertino. Primo Levi e la Babele del lager”. Poniżej informacje w języku włoskim nadesłane do Redakcji:

Martedì 25 ottobre 2022 alle 18.00 presso la Libreria Il Libraccio, via Cerretani 16 rosso, Firenze

presentazione del libro di Fabrizio Franceschini:  „Il chimico libertino. Primo Levi e la Babele del lager”

Carocci editore 

Saranno presenti l’autore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa, lo scrittore e giornalista Włodek Goldkorn, la prof.ssa Giovanna Tomassucci (Università di Pisa) e il professor Leonardo Bucciardini.

Primo Levi ha spesso sottolineato la sua curiosità per la linguistica, che l’ha accompagnato fin dall’infanzia e dall’adolescenza, quando già si interessava alla grammatica latina e all’etimologia. Ma la sua vocazione sarebbe rimasta, forse, a un livello modesto e disinteressato se non avesse dovuto affrontare l’esperienza terrificante, ma anche straordinariamente fortificante, di Auschwitz. Il valore delle lingue per la vita o la morte nel Lager, il caos babelico e l’ordine, l’uso di Dante e dei classici per salvarsi, raccontare, ripensare la sopravvivenza, il rigore nella scelta delle parole e l’attenzione alle parlate del suo mondo di ebreo piemontese, il rinnovamento del proprio linguaggio nell’Italia degli anni 1960-70 sono solo alcuni dei temi di questo libro, che ripercorre l’opera di Levi e le importanti pagine da lui dedicate, in modo insieme “libertino” e competente, all’uso di lingue, parole e segni.

Fabrizio Franceschini Insegna Linguistica italiana all’Università di Pisa. Ha recentemente curato “Frida Misul. Canzoni tristi. Il diario inedito del Lager” (Livorno 2019), “Per Frida Misul. Donne e uomini ad Auschwitz” (Livorno 2019) e “Under Gentile Eyes. Representations of the Jews and Judaism in Medieval and Modern Europe” (Firenze 2021.)




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