Konferencja pt. Roccasicura podczas II wojny światowej. Współpraca walczących Polaków w wojnie wyzwoleńczej

30 listopda br. w Roccasicura odbyła się konferencja pt. Roccasicura podczas II wojny światowej. Współpraca walczących Polaków w wojnie wyzwoleńczej. Poniżej relacja LEllo Castaldi w języku włoskim nadesłana do Redakcji.

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SECONDA GUERRA MODIALE: IL CONTRIBUTO POLACCO A ROCCASICURA


Sala gremita presso la sala conferenze di Piazza Sant’Antonio a Roccasicura, per una
serata dedicata al tema “Roccasicura nella II Guerra Mondiale”. È stato emozionante
vedere tante persone così partecipi e interessate alla storia del Corpo polacco durante la
liberazione d’Italia. Ricordiamo che alla fine di febbraio del 1944, la cittadina di
Roccasicura fu designata come il luogo del primo raggruppamento di volontari reclutati.

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Il personale organizzativo e di addestramento dell’unità fu formato dagli ufficiali e dai
sottufficiali delegati della 3ª Divisione Fucilieri dei Carpazi, che si trovava nella sezione al
fronte sul fiume Sangro. La Divisione dei Carpazi dal dicembre 1943 e nei primi mesi del
1944 si trovava nella regione molisana posta al confine con l’Abruzzo nelle città più vicine
alla Linea Gustav. Durante il servizio a Roccasicura, il maggiore Racięski con la nascente
unità rimaneva a completa disposizione delle autorità militari britanniche insieme agli
istruttori assegnati ai corsi di competenza. All’arrivo a Roccasicura, il maggiore Racięski fu
informato da un ufficiale britannico che la creazione dell’unità italo-polacca era della
massima segretezza e che, se necessario, sarebbero stati reclutati in tutto dai cento ai
duecento volontari italiani. Entro tre settimane l’unità doveva raggiungere la preparazione
completa per il combattimento. La compagnia fu divisa secondo la struttura dell’esercito
britannico in tre plotoni, all’interno dei quali furono separate in squadre di 2-6 soldati,
capaci di compiere operazioni indipendenti. La compagnia non possedeva
apparecchiature per le comunicazioni via radio e fu informata che durante le operazioni sul
retro del nemico non poteva ricevere supporto da altre unità. Inizialmente, a Roccasicura,
la compagnia contava circa 40 volontari italiani e 7 ufficiali e sottufficiali polacchi. Tutti i
candidati davanti agli testimoni dovevano firmare contratti per il servizio militare come
volontari, consapevoli di rischiare morte e invalidità senza il diritto al risarcimento. Il
contratto garantiva invece il diritto alle cure negli ospedali militari in caso di ferite e
malattie. La retribuzione giornaliera per i volontari era la stessa stabilita dalle autorità
alleate per i lavoratori italiani e ammontava a 50 AM-lire.

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Sulla base storica sono intervenuti il presidente dei Combattenti Famiglie dei Polacchi in Italia: Maurizio Nowak, il prof Giuseppe Pardini ordinario di storia Contemporanea e il Sindaco l’avv. Fabio Milano.
Toccanti sono stati i ricordi raccontati. Nella sala per l’occasione sono stati esposti, tramite
rollup, una mostra itinerante della storia del Secondo Corpo Polacco. Insomma è stata
anche l’occasione per colmare i vuoti d’informazione di una certa storiografia, che troppo
spesso in questo dopo guerra ha ignorato il contributo polacco alla compagnia di
liberazione. Rex

Dziękujemy Lello Castaldi za udostępnienie zdjęć.




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