Rzym: Odsłonięcie tablicy w hołdzie Jerzemu Hordyńskiemu

Jerzy Hordyński, polski poeta i dziennikarz będzie miał tablicę upamiętniającą w Rzymie. Odsłonięcie odbędzie się jutro, tj. 18 października br. o godzinie 10.30 na budynku przy ulicy Borgo Pio n° 84 gdzie Hordyński żył od 1964 aż do śmierci.

Poniżej infrmacje w języku włoskim nadesłane do Redakcji:

La cerimonia si terrà il giorno del centesimo anniversario della nascita del poeta. Alla cerimonia prenderà parte l’ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders, i rappresentanti della autorità capitoline e del I° municipio, una delegazione dell’Associazione “Amici di Jarosław” che promuove e mantiene viva la memoria del poeta e che ha collaborato al progetto della cerimonia, nonché alcuni amici di Jerzy Hordyński.

Il giorno prima della posa della targa una delegazione dell’Ambasciata di Polonia deporrà i fiori sulla tomba del poeta nel cimitero di Prima Porta.

Il progetto è stato realizzato con il sostegno del Comune di Roma e degli Uffici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Jerzy Hordyński nasce il 18 Ottobre 1919 a Jarosław. Trascorre i primi anni della sua vita tra la sua città natale, Stanisławów e Leopoli, dove studia legge, polonistica e orientalistica. Durante la guerra si impegna in attività culturali legati alla resistenza per cui paga un caro prezzo: la condanna al gulag nella Russia sovietica. Nel 1943 suo padre muore nel lager di Majdanek (“Da Majdanek mio padre con l’ultima lettera mi spedì il suo orologio. Non mi è mai arrivato, eppure continua camminare nella mia testa”). Dopo queste esperienze così forti torna a casa profondamente provato nel fisico e nello spirito. Jerzy Hordyński cerca di riprendersi pubblicando le poesie e scrivendo articoli di tematica culturale, ma infine decide di lasciare la Polonia. Studia alla Sorbona e a Perugia, dedica il suo tempo ai viaggi per poi stabilirsi definitivamente a Roma nel 1964. Proprio in quell’anno inizia il suo periodo artisticamente più fecondo. Pubblica 11 volumi di versi, tradotti in 16 lingue, una serie di reportage dalle città europee, saggi, interviste per periodici polacchi e stranieri. Muore il 14 giugno 1998. Viene sepolto nel cimitero romano di Prima Porta.

Jerzy Hordyński era un intellettuale coltissimo che ha scelto l’Italia come luogo in cui vivere gli ultimi decenni della sua vita. Per questo motivo viene considerato “un mediterraneo” nella sua poesia e anche nella sua personalità, ricordata come mondana, ironica, riflessiva, avida della vita pur conoscendone le insidie (“Il mio programma è piuttosto semplice: vedere il più possibile, toccare il più possibile, dimenticare il più possibile” tratto da Italia) . 




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